venerdì 16 marzo 2012

Diario dell’australiano Data australe 16 marzo 2012

Parte prima
Aggiornamento della situazione
Stiamo tutti bene. Punto primo, di una certa importanza.
Punto secondo: dopo due mesi e qualche, da ieri abbiamo smesso, quasi tutti, di dormire per terra. Infatti è arrivato il container e ci hanno montato i letti ieri. Sono soddisfazioni.
Punto terzo: la Noemi va a scuola regolarmente e con una certa soddisfazione. Oggi raccontava di un bambino che non conosce, "quello che ha gli occhi sottili, che sembrano chiusi (= cinese), solo una volta abbiamo riso insieme e che, oggi ha tolto i bastoncini a  uno che me li stava tirando. Mi amerà, ma io non lo conosco”. La piccola belva, che ha sempre avuto una parlata abbondante ed evoluta, ha sofferto non poco nello scoprirsi non in grado di comunicare con gli altri. Ma tiene il conto della gente con cui ride insieme, quindi vuol dire che ha trovato altre strade.
Daniel sembra integratissimo a scuola e parlare con tutti. Come faccia è un mistero, ma così sembra. Racconta di giochi con connessa trama, per cui comunica.
Siamo stati all’incontro con le maestre. Sembravano molto contente, anzi quasi entusiaste di averli in classe e sembrava che dicessero che il loro inglese  sta migliorando di giorno in giorno. Hanno anche raccontato episodi, a conferma delle loro affermazioni. Comunque io ero molto contento di come dicevano le cose. La Maru che capiva anche quello che dicevano, pure. Quindi bene.
La Anna viaggia su altre dimensioni e con una scuola organizzata molto diversamente dalla nostra. Dopo alcune difficoltà iniziali, mi sembra molto più a suo agio e con molte meno menate sulla lingua. Ha già presentato un compito a casa, una ricerca sui globuli bianchi che doveva essere fatta in maniera multimediale e comprensibile per un ragazzino di 10 anni. A noi è piaciuta molto, vedremo se anche al prof.
Sempre lei ha fatto il pesto. Un successone. Abbiamo seguito la ricetta originale del  consorzio del pesto, gente molto precisa e seria. Solo che abbiamo dovuto elaborarla leggermente per alcune difficoltà logistiche. Innanzitutto qui il pesto ha foglie, grandi circa 3 volte le nostre, tendenti alla salvia per dimensioni, ma per fortuna non per gusto. Inoltre non abbiamo trovato pinoli (che intanto mio suocero dice che quelli cinesi sono insapori), quindi abbiamo ripiegato sulle noci (anche queste, ahimè, dal sapore abbastanza latitante). Le condizioni non ci permettono di fare gli schizzinosi. Al secondo giro, quando abbiamo usato l’olio di Lucinasco (IM), gentilmente offerto da Giuseppe Massili, era una delizia. Quella sera a cena abbiamo fatto le troffie (sempre Giuseppe) al pesto e sorseggiato Valpolicella (regalo della zia Manu). Sembrava di essere a Genova.
Punto quarto: ho ricevuto la visita di fr. Maurizio da Genova, venuto a Sydney a predicare alla comunità italiana. E’ stato molto caro a farsi le tre ore e mezza di macchina per venire fin da me. Abbiamo fatto un giretto per Canberra e l’ho portato a pranzo da Filomena, una anziana signora di Potenza che coi figli gestisce una rosticceria in centro. La poveretta a vedere un frate italiano nel suo negozio, era raggiante e si è messa a raccontare di padre Pio, di madonne di Lourdes e devozioni emigrate con lei in Australia. Insomma le abbiamo fatto un regalone.
Punto quinto: fra Maurizio recava missive dall’Italia, tra cui 2 bambole per Noemi, due Topolino  per  Daniel, settimane enigmistiche per tutti. Inoltre, cosa di fondamentale importanza, Tex Willer e Nathan Never per il sottoscritto, pazientemente raccolti da mio fratello Roberto. Poter finire qui una storia iniziata e data per persa 3 mesi fa in Italia, è stata una sensazione non raccontabile.  I due Nathan Never finiranno a Sydney per allietare anche il cognato Cristiano.
Noi due grandi stiamo bene, la Maru lavora e io studio, ma di questo parleremo un’altra volta.
Parte seconda
La mia personale esplorazione delle abitudini religiose del luogo si è arricchita di una nuova esperienza. Causa improvviso impegno del suocero, abbiamo ripiegato sulla messa in latino delle 11 alla chiesa di Ss. Pietro e Paolo. Che fosse in latino non mi sembrava essere cosa di per sé negativa, visto che il livello di comprensione generale non poteva che migliorare.
Arrivati alla Parrocchia un occhio attento e leggermente più sveglio avrebbe tratto indizi utili a farci alzare i tacchi seduta stante.
Primo indizio: nella stanza adiacente alla parrocchia c’era un sacco di gente, con una abbondanza di popolazione femminile, tutta con il capo coperto da velette. Signore anziane, donne mature ma anche ragazzette di 10 anni, tutti con i loro copricapi di pizzo.
Secondo indizio: nessuno straniero presente in Chiesa, ma apparentemente solo australiani. Forse avessimo avuto la pelle più scura, stile calabresi, avremmo potuto avere qualche noia. Forse…
Terzo indizio: in chiesa vigeva una disciplina marziale. Ognuno si muoveva con militare compostezza, facendo genuflessione quando richiesto, inchini e segno di croce, al posto e momento giusto. Leggermente duri come bacchi, ma molto precisi
Quarto indizio: i chierichetti erano giovanottoni di circa 30 anni, di cui uno biondo crucco, che non vuol dire nulla, però..
Noi entrando prendiamo i soliti fogli plastificati, con la messa in inglese visto che stavano giusto all’ingresso della chiesa. Un tizio, barbuto e dall’aria vagamente contadina, gentilmente ce li ha  presi e immediatamente sostituiti quelli giusti per la messa in latino. 
Da quando sono qui, leggo sempre il rito prima della messa, con quello che devo dire, come uno studente che cerchi affannosamente di ripassare nei minuti prima dell’interrogazione. Solo allora scopro che quella non era la “messa” in latino, ma la messa di San Pio V, quella del 1570, quella di Lefebvre per intenderci.
Ora io non sono proprio un novellino in fatto di messe, ma questa proprio mi mancava. Avevo anche sentito decantare questa messa come una esperienza molto bella, anzi in grado di comunicare una “trascendenza” e un “mistico mistero”, come nessun altra. Spinto quindi da interesse e curiosità, mi sono messo di buzzo buono per partecipare come si deve.
Ora, partecipare è una parola grossa, diciamo ascoltare. Già per arrivare al segno della croce ce n’è voluto del bello e del buono, con la cantoria (4 persone, vestite di nero) che cantavano salmi, non immediatamente riconducibili a quanto stava succedendo. Inoltre il prete si lanciava in un soliloquio perpetuo con il buon Dio, spalle alla gente, bisbigliando formule inudibili ai più. Qualcosa a cui è difficile partecipare, perché il tutto si riduce a continui esercizi di ginnastica: alzarsi, inginocchiarsi (spesso e per tempi lunghi), seduti, e via da capo, tutto velocemente e  senza motivi apparenti. Ogni volta che iniziava un canto il prete approfittava per buttarsi avanti con la cerimonia, come un nuotatore che si immerge e non puoi sapere in che punto finirà per riemergere, e seminare il sottoscritto, che cercava di seguire il dramma sul foglietto,. Intanto i due chiericoni, come i corazzieri al Quirinale, nemmeno si grattavano per non disturbare il sacrale mistero.
A dire il vero ci sono stati due eventi  turbativi, che segnalo per dovere di cronaca . Durante il Sanctus, mentre il prete stava già galoppando silente nel lunghissimo e muto Canone Romano, a un certo punto il canto si è interrotto improvvisamente. La cosa era strana, tanto che anche il prete è riemerso dal suo biascichio, per chiedere, sempre sottovoce, lumi al chiericone nazi-tendente. Era successo che una dei quattro del coro, per esattezza una signora nero-vestita, stava vomitando, mentre gli altri le tenevano la testa e un contenitore in cui poterlo fare con una certa decenza.
Il secondo episodio è il classico squillo di cellulare. Solo che è squillato due volte alla stessa persona, la quale entrambe le volte si è ben guardata dal togliere la suoneria o spegnere. Solo usciva un attimo, rientrava e poi da capo.
Che dire. Il tutto è durato quasi due ore. Ma non è questo il punto. Per carità magari questi fedeli usciti di lì spostano le montagne con la fede, fanno atti di carità eroica, perché questa messa li ricarica e rigenera. 
Parlando per me, se vai ad un concerto è meglio, oppure a teatro dove puoi assistere a qualcosa, anche di più interessante.  Se la cosa più vicina alla partecipazione attiva e alla nostra umanità è il vomito della corista, siamo proprio messi bene. Poi certo c'è, per chi ci crede, un effetto a prescinde, ma se si può pregare mettendoci del nostro, cervello compreso, mi sembra meglio.
Esperimento da non ripetere. Se ho bisogno di tempo vuoto, in cui la mente possa pensare ai casi suoi, posso fare un giro in bici o camminare  nella riserva. Se mi interessa il “mistero”, mistico o trascendentale che sia, ci sono fior di romanzi e libri gialli. Per me pregare è altra cosa. Amen. 

3 Commenti:

Alle 4 gennaio 2016 alle ore 21:46:00 GMT-8 , Blogger oakleyses ha detto...

cheap oakley sunglasses, louis vuitton outlet, uggs on sale, michael kors outlet online, prada outlet, michael kors outlet online, ugg boots, oakley sunglasses, longchamp outlet, oakley sunglasses, oakley sunglasses wholesale, jordan shoes, michael kors outlet online, christian louboutin shoes, michael kors outlet, replica watches, gucci handbags, louis vuitton outlet, uggs outlet, polo outlet, nike free, chanel handbags, michael kors outlet online, christian louboutin outlet, oakley sunglasses, ugg boots, uggs outlet, kate spade outlet, nike air max, nike outlet, longchamp outlet, ray ban sunglasses, louis vuitton outlet, ray ban sunglasses, christian louboutin, longchamp outlet, michael kors outlet, louis vuitton, burberry handbags, nike air max, tiffany jewelry, burberry outlet, polo ralph lauren outlet online, tiffany and co, ray ban sunglasses

 
Alle 4 gennaio 2016 alle ore 21:48:00 GMT-8 , Blogger oakleyses ha detto...

polo lacoste, burberry pas cher, true religion outlet, hollister uk, ray ban pas cher, replica handbags, ralph lauren uk, nike free uk, michael kors, true religion outlet, north face uk, nike roshe, sac longchamp pas cher, timberland pas cher, longchamp pas cher, coach outlet, mulberry uk, nike blazer pas cher, kate spade, nike air max, true religion jeans, true religion outlet, lululemon canada, nike free run, ray ban uk, nike roshe run uk, converse pas cher, guess pas cher, hollister pas cher, nike tn, michael kors pas cher, oakley pas cher, nike air max uk, nike air force, sac vanessa bruno, jordan pas cher, new balance, north face, coach purses, vans pas cher, nike air max uk, sac hermes, hogan outlet, louboutin pas cher, air max, michael kors, michael kors outlet, abercrombie and fitch uk, coach outlet store online, polo ralph lauren

 
Alle 4 gennaio 2016 alle ore 21:50:00 GMT-8 , Blogger oakleyses ha detto...

wedding dresses, moncler outlet, pandora jewelry, toms shoes, converse, louis vuitton, ugg uk, ray ban, moncler, links of london, nike air max, marc jacobs, karen millen uk, moncler outlet, canada goose uk, canada goose outlet, ugg pas cher, juicy couture outlet, pandora jewelry, lancel, barbour, canada goose, hollister, swarovski, louis vuitton, hollister, doudoune moncler, canada goose outlet, louis vuitton, swarovski crystal, converse outlet, montre pas cher, moncler uk, coach outlet, thomas sabo, canada goose, canada goose, ugg,ugg australia,ugg italia, louis vuitton, vans, moncler, ugg, louis vuitton, barbour uk, moncler, pandora uk, replica watches, canada goose outlet, gucci, doke gabbana, pandora charms, supra shoes, moncler

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page