31 dicembre 2011
1992,
Cogoleto, spiaggia, luglio ore 24. Solo, in una notte di pensieri e
preghiere, prendevo una decisone importante per la mia vita, decisione
che ha cambiato, forse per sempre il gabriele di allora.
2011, 31
gennaio, ore 2,03, insonne a 300 metri da quella stessa spiaggia, ospite
di mio fratello aspetto che arrivi domani e un'altra ansa in cui la mia
vita svolti. Ho bruciato ogni ponte, chiuso
le mie cose in zaini e valigie e in un container, anche lui in attesa
di partire da qualche parte a Genova. Oggi è tempo di attesa e di saluti
dolorosi, tempo che vorrei passasse in fretta o non passasse mai, tempo
che comunque temo se ne freghi altissime di cosa desideri io e farà la
sua strada.
Tante cose sono cambiate da quel 1992, quasi tutte
inimmaginabili e impreviste a quel tempo. Oggi non sono più solo a
decidere e affrontare il domani. Non mi è andata male allora e sono
fiducioso che andrà bene anche oggi, anche se sono più consapevole di
allora, forse meno entusiasta e ho i capelli molto più bianchi. Sono
anche più ricco di affetti, di storia e di cose, ma non so se le saprò
usare nel domani che mi attende.
Ho la Maru, i miei figli e questo oggi mi basta. Per il resto solo speranze e una buona dose di paura.
Non scendo in spiaggia. Non ho più 23 anni, fa molto più freddo e non
sono mai stato scaramantico. Spero che mi andrà bene lo stesso.
Comincio col salutare voi, tutti quelli che ho avuto il privilegio di
conoscere in questi anni e che mi hanno aiutato a vivere una vita tutto
sommato felice. Non so dirvi cosa provi in questo momento, forse non mi
rendo ancora conto di quanto stia per succedere o forse lo sconosciuto
che mi attende mi ha svuotato della capacità di elaborare emotivamente
il distacco. Insomma, ci capisco poco. In serata con il saluto a mia
madre, ai miei fratelli e mia sorella, con allegato nipotame, temo che
avrò un coscienza più esatta della situazione.
Oggi mi tengo la mia
insonnia, compagna fedele di notti anche meno significative. Ho trovato
una connessione wireless, ma dovrei uscire in terrazzo e rischionil
linciaggio. Quando verrà giorno spero che il suo ignoto proprietario mi
consenta di postare queste pensieri e di salutare voi, pezzo importante
del mio mondo.
Un grosso abbraccio. Gabri
postato da Pseudo @ 03:53
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